Sono almeno 23.000 le persone che, dal 2000, hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa. Ad ottobre 2013, due naufragi al largo di Lampedusa hanno causato la morte di oltre 400 persone; pochi mesi dopo, a maggio, nelle stesse circostanze sono morte oltre 50 persone e centinaia sono disperse nel tratto di mare che separa l’Italia dalla Libia.
Dopo aver percorso più di 1100 km in bicicletta per chiedere il recupero del relitto della F-174 affondata a Natale del 1996 con circa 300 migranti a bordo, Gaia Ferrara, Cagliaritana di 33 anni, arriverà a Portopalo di Capo Passero sabato 23 Agosto.
Il coordinamento regionale di Amnesty International insieme ai gruppi i 85, 72 e 233 sarà presente alla cerimonia di chiusura che avrà inizio alle 18:00.
L’iniziativa “Fantasmi di Portopalo” incontra infatti la campagna “SOS Europa: prima le persone, poi le frontiere” con cui Amnesty fa da tempo pressione sui rappresentati dei governi del vecchio continente affinché tengano conto dei diritti umani di migranti, rifugiati e richiedenti asilo nell’elaborazione della normativa comunitaria per porre un freno ad un fenomeno difronte al quale non è più possibile chiudere gli occhi.
